Riti funebri nelle culture del mondo

Riti funebri

I riti funebri nelle culture del mondo

La varietà delle culture del mondo ci permette di osservare diverse tradizioni per il commiato ai defunti. Ogni società ha la sua visione e i suoi gesti per esprimere il proprio dolore e la vicinanza ai cari, ma l’elemento comune è sempre quello di unione e rispetto. In questo articolo, scopriremo insieme i diversi riti funebri nel mondo.

Riti Funebri

Rito islamico

Nel rito islamico, così come avviene in molti altri riti funebri, quando una persona sta per mancare è buona norma avvisare tutti i membri della famiglia e gli amici più intimi, in maniera tale che si possa infondere l’opportuno supporto morale in questo delicato passaggio.

Subito dopo si assegna ad un presente il compito di recitare dei versetti del Corano e far mormorare al credente la dichiarazione di fede.

Nella casa del defunto o in moschea, si prega in gruppo la preghiera dei morti. Le donne sono ammesse alla preghiera, ma è proibito manifestare pubblicamente il proprio dolore con pianti o urla. Il giorno della sepoltura è raccomandato un banchetto funebre durante i quali si recitano passi del Corano

Si usa solitamente fare un banchetto funebre tra il settimo e il quarantesimo giorno, ma mai durante la consolazione funebre.
I familiari ricevono le condoglianze e ascoltano la lettura del Corano all’interno della moschea oppure a casa del defunto o in strada sotto un tendone.

 

Il periodo di lutto per i familiari è di tre giorni e viene rispettato con grande devozione. Una vedova rimane invece in lutto per 4 mesi e 10 giorni: durante tale periodo non le è consentito risposarsi, uscire da casa, indossare vestiti o gioielli decorativi.

Riti funebri

Rito induista

I funerali induisti sono parte integrante della cultura indiana, ma i riti funebri possono differenziarsi in base a una serie di fattori, come ad esempio le località geografiche, le tradizioni delle famiglie e anche lo stato civile del defunto oppure la sua posizione sociale.

Quando una persona è in punto di morte, vengono recitati versi sacri per provare a rianimare il proprio caro, ma questo momento vede partecipare solo i parenti stretti. Solo a morte avvenuta anche gli amici possono aggiungersi alla commemorazione.
Il feretro viene trasportato sulle spalle dai parenti maschi fino al luogo della cremazione, passando, se possibile, per i luoghi che furono importanti nella sua vita.
La cremazione avviene abitualmente sulle rive di un fiume o del mare, dopo aver scattato un’ultima foto al caro scomparso.
Il rito è presieduto solitamente dal figlio maschio primogenito, se il defunto è il padre; se la defunta è la madre, a celebrare il rito è il figlio maschio ultimogenito.

Questi, in segno di lutto, devono essere rigorosamente rasati e vestiti di bianco. Le donne, quasi sempre, non possono partecipare. Conclusa la cremazione, anici e parenti si lavano e tornano a casa.

Nei 10 giorni successivi vengono svolti ulteriori riti funebri per aiutare il passaggio dell’anima al regno degli Antenati. Dopo un anno, un mese e una settimana dalla morte, i parenti celebrano cerimonie di omaggio e ringraziamento agli Antenati.

Riti funebri

Rito ebraico

I riti funebri della religione ebraica sono orientati alla dimostrazione di rispetto nei confronti del defunto e per confortarne i parenti e amici.

La morte non deve essere vista come una tragedia, ma come un processo naturale. Qui le regole sono ferree e vanno rigorosamente rispettate. Chi veglia il corpo non può bere né mangiare.

Durante la cerimonia funebre tutti devono avere il capo coperto e i familiari possono strappare una parte del loro vestito in segno di disperazione, aggiungendo stoffa alla bara.

Anche quando si visitano le tombe di defunti mai conosciuti, si usa porre un sassolino sulla tomba che si incontra, usando la mano sinistra. Non si usa lasciare fiori sulle tombe.

Al termine del funerale inizia la Shiva, ossia la fase di lutto che dura sette giorni.

Durante questo periodo, i familiari della persona deceduta non possono lavorare né eseguire qualsiasi attività.

Riti funebri

Sepoltura del cielo in tibet

Anche chiamata “la sepoltura celeste”, è un rito funerario vero e proprio dove il cadavere, portato in corteo verso il luogo della cerimonia, è posto su una alta montagna per essere mangiato dagli avvoltoi e da altri “spazzini” di cadaveri.

I riti funebri che comprendono questa pratica erano un tempo comuni in tutto il Tibet e in molte parti della Cina continentale, come in Mongolia, ma anche in Bhutan e nelle parti dell’India vicino ai confini con la Cina.

Riti funebri

Il ballo coi morti in magagascar

La cerimonia funeraria tipica del Madagascar è chiamata Famadihana, ovvero “la rotazione delle ossa”: è un rituale che viene fatto dopo sette anni dalla morte del congiunto (e solo nel periodo tra luglio e settembre).

La famiglia organizza una grande festa in onore del defunto che viene riesumato dal suo sepolcro e portato in processione dalla folla gioiosa che canta e balla accompagnata da intere bande musicali.

Prima del tramonto, i corpi vengono seppelliti ma capovolti e la cripta viene di nuovo sigillata.

Ai pensa che i morti passino alla vita successiva solo dopo che le loro ossa sono polverizzate ed è compito della famiglia occuparsi di questo rituale. Secondo questa credenza, i corpi mai riesumati restano in un limbo, nel quale non fanno parte del mondo vivente e nemmeno di quello degli antenati.

Torna in alto