Galateo Funebre

Galateo Funebre

Galateo Funebre

In un mondo che tende a prendere sempre più le distanze dalla morte, dove le persone sono ormai abituate a nascondersi dietro lo schermo di un cellulare o un PC, siamo sempre meno inclini a esprimere il nostro cordoglio. Una olta, quando moriva qualcuno, che fosse un parente, un amico, un vicino di casa, la normalità era quella di inviare alla famiglia un biglietto di condoglianze che esprimeva la partecipazione al dolore e al lutto.

Questa consuetudine è stata quasi del tutto sostituita dai messaggi tramite WhatsApp, dai commenti sui social e spesso rinunciamo a cercare le parole giuste e preferiamo utilizzare faccine tristi, cuori e disegni. Esprimere in questo modo la propria condivisione del dolore non è sbagliato. Tuttavia, così facendo, stiamo rischiando di perdere “l’arte delle condoglianze”. Infatti la parola “condoglianze” deriva dal verbo latino condolere, che significa piangere o soffrire insieme a qualcuno.

Per affrontare al meglio questo argomento, la nostra compagnia funeraria ha chiesto consiglio alla Nobildonna Caterina, Marchesa di Vasanello, esperta di buone maniere, che ci ha rivelato il modo più corretta per esprimere il proprio dispiacere e la propria presenza, illustrando le varie parti del galateo funebre.

Il modo corretto per fare le condoglianze

“La grande maggioranza delle persone, di fronte a qualcuno che ha appena subito un lutto, non sa che cosa dire. Ammettere di essere senza parole è senza ombra di dubbio il modo migliore di esprimere la propria partecipazione al dolore, evitando frasi fatte e clichés che potrebbero risultare poco gradite”.

La Marchesa è convinta che condividere un ricordo positivo del defunto sia sempre cosa apprezzata: “Quando è morta mia madre, le condoglianze che mi hanno fatto più piacere sono state quelle da parte di sconosciuti che hanno condiviso con me un ricordo su di lei. In quel momento, così doloroso, realizzare che lei aveva avuto un impatto anche sugli altri è stato confortante.”

Partecipare con un ricordo è decisamente più appropriato che dire frasi come “so cosa stai provando”. Perché ciascuno sperimenta il dolore in modo differente. C’è chi si sente arrabbiato o sopraffatto, chi si immerge nel lavoro, chi ha bisogno di pulire tutta la casa e chi invece non riesce nemmeno ad alzarsi dal letto. Ecco cosa prevede il galateo funebre per i messaggi di partecipazione al dolore e al lutto di chi ci è vicino.

“Quando si afferma di sapere che cosa l’altro stia passando, si finisce infatti inevitabilmente per parlare di sé stessi, ignorando quello che l’altra persona sta realmente provando” continua Donna Caterina, che prova a celare una smorfia quando le chiediamo cosa ne pensi delle condoglianze inviate su Facebook. Sempre più persone vengono a conoscenza della morte di un amico attraverso i social media: il primo istinto è di pubblicare un commento o scrivere un messaggio. Certo non è un approccio sbagliato, dice la nostra esperta di bon ton, ma non deve rimanere l’unica espressione di cordoglio. Il biglietto è qualcosa di diverso dai messaggi sui social, che finiscono per sembrare tutti uguali; è qualcosa che resta, che si può conservare. E sicuramente finisce per assumere un significato forte per la famiglia che lo riceve; perché chi lo ha inviato avrà dedicato tempo e spazio per scegliere la carta e la busta più appropriate, per trovare le parole giuste da scrivere, riservando il proprio pensiero alla persona deceduta e alla famiglia in lutto.”

La forma corretta per scrivere un biglietto secondo il galateo funebre è iniziare prima di tutto con un’espressione di cordoglio, poi poche parole in ricordo della persona e infine parole di conforto. Se poi è presente un libro delle condoglianze per il servizio funebre, ritengo sia il modo più degno per raccogliere i messaggi e le parole d’addio dedicati alla persona defunta, da parte di chi partecipa al lutto. Un libro delle condoglianze, realizzato con amore, è un ricordo molto speciale della persona cara che se n’è andata.

Il galateo funebre nel rito cattolico

Esiste un “galateo funebre” vero e proprio? Sì, possiamo definirlo un insieme di regole non scritte che determina scelte e azioni dettate sia dal buon senso che dalla buona educazione e dalle tradizioni culturali.

Tutti dovrebbero attenervisi, sia i parenti del defunto sia gli amici e chiunque partecipi a questa triste cerimonia, ma la partecipazione ad un funerale, oltre che dalle regole del galateo funebre, deve essere soprattutto dettata dalla sensibilità di ciascuno, e quindi diventa anche un’espressione individuale e non il semplice tentativo di rispondere a un insieme di convenzioni sociali.

Anche i familiari del defunto devono attenersi a comportamenti adeguati alla cerimonia, verso gli atteggiamenti e azioni che il cerimoniere dell’impresa funebre gestisce per la riuscita della cerimonia funebre. Un dettaglio di particolare rilievo nel galateo funebre è il comportamento che i familiari devono tenere sia all’uscita del feretro da casa, dall’ospedale o dalla clinica sia al momento in cui i valletti portano la salma all’interno della chiesa e alla conseguente uscita: La salma entra e esce sempre per prima, e i familiari devono seguirla.

Secondo il galateo funebre, una volta che si viene a sapere che qualcuno è venuto a mancare, è buona abitudine inviare un messaggio di condoglianze, con un telegramma o un biglietto scritto a mano e inviato per posta, oppure con un messaggio whatsapp o similare se si ha un rapporto amicale e informale con i parenti del defunto. In ultimo, la famiglia è sempre tenuta a ringraziare i partecipanti alle esequie e chi ha inviato fiori e telegrammi.

Il galateo funebre si occupa ovviamente anche degli aspetti formali per evidenziare il ruolo e il contributo di ciascun individuo nel momento del cordoglio.

Abbigliamento sobrio: il galate funebre prevede abiti scuri e semplici senza troppi decori o fantasie sgargianti; niente scarpe sportive o sandali; per gli uomini sarebbe indicata la camicia, maglio se bianca, la giacca e la cravatta lunga; per le donne niente scollature, tacchi altissimi o gioielli vistosi.

Omaggio floreale: se la famiglia non ha espressamente richiesto un contributo a una determinata associazione, il galateo funebre prevede che solo i familiari e gli amici intimi possano inviare corone di fiori per il defunto. Tutti gli altri è preferibile che inviino alla famiglia un mazzo di fiori o una pianta (sempre accompagnati da un biglietto), sempre che sia qualcosa di poco appariscente, di modesto nella forma e nella dimensione. I fiori più adatti per l’occasione sono le rose (in bianco e rosa per le donne, in giallo o rosso per gli uomini) e poi crisantemi e gigli. Se poi siete certi di conoscere i gusti del defunto, potere optare per un mazzo dei suoi fiori preferiti.

Più dell’abito e degli omaggi floreali, conta l’atteggiamento di chi partecipa al funerale, che vuole e deve essere quello del cordoglio e della condivisione, soprattutto durante le esequie. La cerimonia funebre è un momento molto doloroso: si può esprimere vicinanza anche attraverso la partecipazione al rito funebre. Ecco perché occorre essere puntuali alla cerimonia, non andare via prima né lasciare la chiesa senza aver dato un saluto ai familiari più intimi del defunto.

Al termine del rito funebre e dopo aver porto i saluti si può andare via, dato che il momento della tumulazione o sepoltura è un momento di massimo dolore che richiede che siano presenti soltanto i familiari più intimi. Il funerale è dunque un’occasione pubblica dove si richiede un comportamento consono: non si tratta solo di seguire il galateo funebre, dire frasi preparate o inviare condoglianze e fiori. Chi partecipa a un funerale deve sempre mantenere un comportamento volto a dimostrare in ogni istante l’affetto e la vicinanza che vogliamo dare alla famiglia e alla persona cara venuta a mancare.

“Avendo già affrontato l’argomento sull’abbigliamento più consono e sul modo corretto di fare le condoglianze, direi di concludere il nostro percorso di bon ton parlando del funerale cattolico e di come l’etichetta vuole che ci si comporti. Il galateo funebre prevede che per il giorno stabilito, l’ingresso di casa vada chiuso per metà. Un album può essere disposto presso l’abitazione, anche se molti preferiscono all’ingresso della chiesa dove si terrà la cerimonia.”

Una considerazione di rilievo quando si pensa al galateo funebre è che il funerale è l’unica cerimonia alla quale si può partecipare anche se non si è stati invitati.

Per gli ospiti del funerale quanto è importante la puntualità?

“I funerali non sono cerimonie eccessivamente lunghe e sarebbe buona educazione arrivare puntuali e non abbandonare il luogo di culto prima del termine delle esequie; gli amici intimi dovrebbero prendere posto nelle prime file. Durante la funzione religiosa è bene conformarsi ai gesti e al comportamento delle persone che vi circondano, anche se non siete credenti. Allo stesso tempo non si dovrebbero dare presentazioni, commenti o guardarsi intorno per capire chi sono i partecipanti. In accordo con i parenti, gli amici possono fare in discorso breve e spontaneo alla fine della funzione.”

Il problema dei cellulari

Sebbene sia disdicevole e fastidioso anche in occasioni frivole come al cinema, anche in chiesa troppo spesso si sentono suonare telefonini. Quando poi si partecipa a un funerale, è davvero da maleducati.

“Tutti i cellulari sono ormai dotati di vibrazione, un ottimo espediente per capire quando qualcuno ti sta chiamando. Anche se sarebbe meglio spegnere il cellulare e dimenticarselo, se per importanti motivi non ci si può permettere questo lusso, basta porre il cellulare in modalità silenziosa e inserire la vibrazione. Tenendolo in tasca si sentirà comunque la chiamata in arrivo, e si potrà decidere se allontanarsi per rispondere o per richiamare, o se rimandare la cosa a più tardi”.

Il momento in cui la bara viene caricata sul carro funebre è quello più indicato dal galateo funebre per porgere le condoglianze ai familiari del defunto.

“Assolutamente da evitare anche di fare confusione durante l’organizzazione del corteo funebre per il trasporto del defunto dalla chiesa al cimitero; purtroppo capita sempre più spesso di ascoltare un vociare inutile e poco rispettoso. Nel muoversi dall’autofunebre, i parenti più stretti (figli o genitori) si dispongono immediatamente dopo di esso e via via gli altri parenti, gli amici e i conoscenti, scalando di importanza.

In alcuni luoghi inoltre si usa, dopo il funerale, invitare parenti e amici ad un breve e parco rinfresco da tenersi presso la casa del defunto. Nell’occasione ricordate che un abbraccio è sempre apprezzato e un gesto gentile può consolare più di mille parole.

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