Il galateo del funerale

Il galateo del funerale

Esiste un “galateo” del funerale? Sì, possiamo definirlo un insieme di regole non scritte che determina scelte e azioni dettate sia dal buon senso che dalla buona educazione e dalle tradizioni culturali.


Tutti dovrebbero attenervisi, sia i parenti del defunto sia gli amici e chiunque partecipi a questa triste cerimonia, ma la “partecipazione” ad un funerale deve essere anche dettata dalla sensibilità di ciascuno, e quindi diventa anche un’espressione individuale e non il semplice tentativo di rispondere a un insieme di convenzioni sociali.

Secondo il “Galateo” del funerale, una volta che si viene a sapere che qualcuno è venuto a mancare, è buona abitudine inviare un messaggio di condoglianze, con un telegramma o un biglietto scritto a mano e inviato per posta, oppure con un messaggio whatsapp o similare se si ha un rapporto amicale ed informale con i parenti del defunto.

In ultimo, la famiglia è sempre tenuta a ringraziare i partecipanti alle esequie e chi ha inviato fiori e telegrammi.

Il “galateo del funerale” si occupa ovviamente anche degli aspetti formali per evidenziare il ruolo e il contributo di ciascun individuo nel momento del cordoglio.

Abbigliamento sobrio: abiti scuri e semplici, senza troppi decori o fantasie sgargianti; niente scarpe sportive o sandali; per gli uomini sarebbe indicata la camicia, meglio se bianca, la giacca e la cravatta lunga; per le donne niente scollature, tacchi altissimi e gioielli vistosi.

Omaggio floreale, se la famiglia non ha espressamente richiesto un contributo ad una determinata associazioni: solo i familiari e gli amici più intimi possono inviare corone di fiori per il defunto.

Tutti gli altri è preferibile che inviino alla famiglia un mazzo di fiori o una pianta (sempre accompagnati da un biglietto), sempre che sia qualcosa di poco appariscente, di modesto nella forma e nella dimensione.

I fiori più adatti per l’occasione sono le rose (in bianco e rosa per le donne, in giallo o rosso per gli uomini) e poi crisantemi e gigli.

Se poi siete certi di conoscere i gusti del defunto, potete optare per un mazzo dei suoi fiori preferiti.

Ma più dell’abito e degli omaggi floreali, conta l’atteggiamento di chi partecipa al funerale, che vuole e deve essere quello del cordoglio e della condivisione, soprattutto durante le esequie.

La cerimonia funebre è un momento molto doloroso che richiede la partecipazione di tutti e la vicinanza la si può esprimere anche con la nostra partecipazione.

Ecco perché occorre essere puntuali alla cerimonia, non andare via prima né lasciare la chiesa senza aver dato un saluto ai familiari più intimi del defunto.

Al termine del rito funebre e dopo aver porto i saluti si può andare via, dato che il momento della tumulazione o sepoltura è un momento di massimo dolore e richiede che siano presenti soltanto i familiari più intimi.

Il funerale non è dunque un’occasione pubblica dove si richiede un comportamento consono, e non si tratta solo di seguire l’etichetta, di dire frasi fatte o di inviare condoglianze e fiori: chi partecipa ad un funerale deve sempre mantenere un comportamento volto a dimostrare in ogni istante l’affetto e la vicinanza che vogliamo dare alla famiglia e alla persona cara venuta a mancare.

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