Frane Selak, l'uomo che non moriva mai
Frane Selak, un uomo ordinario di origini croate, è diventato famoso per una serie di avventure incredibili che hanno fatto di lui un’icona della sopravvivenza e della fortuna estrema. La sua vita è stata una testimonianza vivente della straordinaria capacità umana di sfidare le probabilità. Nato nel 1929, Selak ha vissuto una vita che sembra uscita da un film d’azione, piena di incidenti mortali dai quali è uscito miracolosamente illeso. Ecco un resoconto cronologico delle sue incredibili esperienze:
Il Deragliamento del Treno (1962)
La prima di molte avventure straordinarie iniziò nel 1962. Frane Selak era a bordo di un treno che viaggiava da Sarajevo a Dubrovnik. Durante il viaggio, il treno deragliò improvvisamente e precipitò in un fiume ghiacciato. Dei passeggeri a bordo, 17 persero la vita, ma Selak riuscì a salvarsi nuotando fino a riva. Questo incidente segnò l’inizio della sua serie di incredibili sopravvivenze. “La vita è come una scatola di cioccolatini,” potrebbe dire Forrest Gump, e per Selak, ogni pezzo era una sorpresa mortale superata con un colpo di fortuna.
L'Incidente Aereo (1963)
Solo un anno dopo, nel 1963, Selak affrontò un’altra prova estrema. Durante un volo tra Zagabria e Rijeka, una delle porte dell’aereo si aprì improvvisamente, espellendo lui e altri passeggeri fuori dall’aereo. Miracolosamente, Selak atterrò su un mucchio di fieno e sopravvisse. Diciannove persone a bordo dell’aereo persero la vita. Questo episodio potrebbe essere riassunto con un proverbio antico: “Chi è destinato ad annegare, non morirà impiccato.” Selak sembrava destinato a sopravvivere a qualsiasi cosa.
L'Incidente dell'Autobus (1966)
Nel 1966, Selak si trovava su un autobus che uscì di strada e finì in un fiume. Ancora una volta, la fortuna era dalla sua parte. Anche se molti dei passeggeri annegarono, Selak riuscì a salvarsi nuotando fino a riva. Ogni volta che la morte sembrava avvicinarsi, lui trovava un modo per sfuggirle, come un gatto con sette vite.
Gli Incendi dell'Automobile (1970 e 1973)
Gli incidenti di Frane Selak non erano limitati ai mezzi
pubblici. Nel 1970, mentre guidava la sua auto, un malfunzionamento causò un
incendio. Selak riuscì a uscire dalla vettura appena in tempo prima che
esplodesse. Solo tre anni dopo, nel 1973, un’altra auto che guidava prese fuoco
a causa di un problema alla pompa del carburante. Ancora una volta, riuscì a
salvarsi senza gravi conseguenze. “Non c’è due senza tre,” come dice
il proverbio, e per Selak sembrava non esserci limite ai miracoli di
sopravvivenza.
L'Investimento dell'Autobus (1995)
Dopo un periodo relativamente tranquillo, Selak fu coinvolto
in un altro incidente nel 1995. Fu investito da un autobus mentre camminava a
Zagabria. Invece di riportare gravi ferite, se la cavò con solo qualche
contusione. La sua fortuna sembrava indistruttibile, come se una forza
invisibile vegliasse su di lui.
Lo Scontro con il Camion (1996)
Nel 1996, Selak evitò un altro incidente potenzialmente
mortale. Mentre guidava lungo una strada di montagna, evitò per un soffio uno
scontro frontale con un camion in arrivo. Nel tentativo di evitare l’impatto,
la sua auto uscì di strada e precipitò in un burrone. Ancora una volta, Selak
fu sbalzato fuori dal veicolo, questa volta atterrando su un albero che attutì
la caduta. La sua auto esplose al suolo, ma lui ne uscì illeso. “Fortuna
audaces iuvat,” diceva Virgilio, e Selak sembrava incarnare questo detto
in ogni momento della sua vita.
La Vittoria alla Lotteria (2003)
La vita di Selak prese una svolta decisamente più positiva nel 2003, quando vinse una somma considerevole alla lotteria croata, circa 1 milione di dollari. Dopo una vita piena di pericoli e sopravvivenze miracolose, finalmente ricevette una ricompensa tangibile. Tuttavia, il denaro non cambiò il suo approccio alla vita. Anziché indulgere in lussi, Selak decise di donare gran parte del denaro ai suoi amici e familiari, mantenendo solo una piccola parte per sé. “La vera ricchezza non sta nel possesso, ma nel godimento,” diceva Epitteto, e Selak sembrava incarnare questa saggezza antica.
La serie di incidenti di Selak sottolinea quanto il caso possa influire sulle nostre vite. La sua sopravvivenza a eventi così improbabili sfida la comprensione razionale. Come disse Albert Einstein: “Dio non gioca a dadi con l’universo.” Ma nel caso di Selak, sembra che i dadi siano stati truccati a suo favore. Inoltre c’è da considerare che ogni incidente non ha solo dimostrato la fortuna di Selak, ma anche la sua resilienza. La capacità di rimanere calmo e reagire rapidamente in situazioni di pericolo è una testimonianza della forza umana di sopravvivenza. Come disse Winston Churchill: “Il successo consiste nel passare da un fallimento all’altro senza perdere l’entusiasmo.” Sebbene Selak non abbia vissuto fallimenti, ha certamente affrontato e superato molte avversità.
La storia di Selak solleva anche la questione se si possa definire fortunato qualcuno che ha avuto così tante esperienze vicine alla morte. È fortunato per essere sopravvissuto, o sfortunato per essere stato coinvolto in così tanti incidenti? Questo paradosso riflette la complessità della fortuna stessa, che può essere vista come una serie di opportunità ben sfruttate o come un destino imprevedibile che guida la nostra esistenza. Nonostante le sue esperienze, Selak ha mantenuto un atteggiamento positivo e ha scelto di condividere la sua fortuna con gli altri. Questo dimostra che la vera ricchezza sta nelle relazioni e nella generosità. Come disse Marco Aurelio: “La felicità della tua vita dipende dalla qualità dei tuoi pensieri.” Selak ha dimostrato che una mente positiva può trasformare anche le esperienze più difficili in storie di speranza e ispirazione.
Frane Selak è stato un esempio unico di come la fortuna, il caso e la resilienza possano intrecciarsi nella vita di una persona. La sua storia è un promemoria del fatto che, nonostante le difficoltà e i pericoli, la vita può riservare sorprese incredibili e che il nostro atteggiamento può fare la differenza. Le sue esperienze straordinarie ci insegnano a non sottovalutare mai il potere della speranza e della perseveranza. Come dice un antico proverbio croato: “Chi ha fortuna non può mancare,” e Frane Selak ne è stato la prova vivente.